Il sesto chakra, in sanscrito Ajna. Significa sapere, percepire. E’ il chakra posizionato tra le sopracciglia, molto più noto come terzo occhio. E’ in relazione con la capacità di usare tutta l’immaginazione creativa e di vedere oltre le apparenze. Interessa gli occhi, l’ipofisi o la ghiandola pituitaria, il sistema nervoso centrale e il sistema ormonale.
E’ in questo chakra che noi riusciamo a superare l’ego, a controllare la coscienza ed elaborare le immagini in modo coerente. E’ qui che avviene la nostra comprensione del mondo delle energie sottili.
Ajna è il chakra del sesto senso, dell’intuzione, della chiarezza e della vista. Nel corso di questo articolo vediamo appunto cos’è il sesto chakra, cosa accade quando funziona troppo o troppo poco, come armonizzarlo grazie alla cristalloterapia e il Reiki.
Corrispondenze del sesto chakra
Ajna è forse il chakra più famoso perché la sua apertura è spesso associata all’acquisizione di poteri soprannaturali, la vista spirituale che ci permette di vedere cose che le persone comuni non sono invece capaci di vedere. A livello esoterico ciò che invece affascina e rende il sesto chakra al centro dell’attenzione è il fatto che qui, le due nadi principali Ida e Pingala si riuniscono. La loro unione rappresenta l’incontro del principio maschile e quello femminile.
Colore: Indaco e viola.
Nome sanscrito: Ajna
Dove si trova: tra le sopracciglia
Elemento: Luce
Parte del corpo: occhi, sistema nervoso e sistema ormonale
Senso: il sesto senso
Ghiandola: ipofisi o ghiandola pituitaria
Loto: due petali, infatti sta a rafforzare la dualità che si unisce, Ida e Pingala che s’incontrano.
Numero: 2
Pietre collegate: tutte le pietre viola.
Pianeta: Giove
Divinità: due sono le divinità. Hakini Shakti, dea della meditazione e Shiva, dio della distruzione.
Mantra: OM
Parola chiave: Io vedo
Quando il sesto chakra è in equilibrio
Quando il sesto chakra è in equilibrio si ha una buona visione di ciò che ci circonda, ma anche di quello che accade dentro di noi. Possediamo un’intuizione forte, di quelle che difficilmente si sbagliano. La nostra mente può contare sulla chiarezza ma anche sull’immaginazione creativa. Ajna armonico indica una sintonizzazione buona con il proprio Sè superiore.
Il sesto chakra in armonia ci dona consapevolezza di chi siamo, di quella che è la realtà e i nostri veri bisogni. Siamo centrati nel qui e ora, la mente e aperta e noi si riesce finalmente a essere i padroni di noi stessi. Si riesce a vedere oltre l’apparenza e questo significa anche smettere di restare ancorati ai beni materiali, si supera la paura della morte, le fobie e tante cose che ci paralizzano e ci separano dal raggiungere le nostre vere potenzialità.
Il sesto chakra è bloccato?
E’ il terzo occhio che ci permette di guardare oltre le apparenze ma delle volte il velo lo copre e offusca la nostra vita. Si diventa chiusi, non intuitivi e incapace di vedere sia le cose materiali sia quelle spirituali che accadono intorno a noi.
Quando funziona poco tendiamo a preoccuparci per ogni cosa, abbiamo paura di cose che non sono ancora successe e che probabilmente non accadranno. Alcune volte ci sentiamo inutili, depressi, apatici e sfiduciati. Anche quando è bloccato può comunque dare segni di iperattività come nervosismo e insonnia.
Molte persone non riescono più a riconoscere i propri sentimenti e hanno come la sensazione di non provare nulla. Tende a vivere in mondi illusori per non vedere la realtà.
Il sesto chakra funziona troppo?
Il terzo occhio può funzionare troppo. I sintomi fisici sono il classico mal di testa, ma può dare anche disturbi psicoemotivi, insonnia, stanchezza e problemi alla vista. La testa è come se fosse pesante. Si è impazienti, ambiziosi in modo maniacale e con la tendenza di esaltare le nostre doti. Spesso non si è capaci di assumerci le nostre responsabilità e si preferisce far ricadere gli errori sulle spalle degli altri. Si tende a distrarci molto facilmente.
Come riequilibrare il sesto chakra
Come si riequlibria il sesto chakra? Il modo migliore per equilibrarlo un po’ alla volta è dedicarsi alle pratiche meditative e magari allo yoga. Durante i vostri esercizi potete adoperare anche l’aromaterapia. Mettete nel diffusore ambientale alcune gocce di olio essenziale di anice, di angelica, di salvia o di elicriso. Può esservi di aiuto anche il massaggio ayurvedico oppure gli esercizi dei cinque tibetani.
Per quanto riguarda il Reiki invece, dovete eseguire i vostri trattamenti giornalieri proprio nel punto dove si trova il sesto chakra. Quando effettuate un bilanciamento dei centri energetici, soffermatevi un po’ di più tra le sopracciglia.
Potete combinare il Reiki con la cristalloterapia, semplicemente adoperando le pietre durante il trattamento Reiki. Dovete posizionare la pietra che scegliete proprio tra le sopracciglia.
Pietre collegate al sesto chakra
Potete usare l’ametista, forse la pietra più nota per stimolare questo chakra. Aumenta le percezioni extrasensoriali. C’è l’acquamarina, utile sia per il quinto che per il sesto chakra. Migliora la comunicazione con il nostro Sé interiore. Nel mondo delle agate troviamo quella viola, per l’empatia, e l’agata occhio di shiva, che appunto sembra un bellissimo occhio. C’è l’ametrino, l’azzurrite (usata dai sensitivi e dai medium proprio per rafforzare la seconda vista) e la celestina, conosciuta anche come la pietra degli angeli. Aiuta a far riemergere dall’inconscio ciò che vi è nascosto da tempo. Ancora potete usare la fluorite viola che stimola l’equilibrio del terzo chakra, aumenta l’intuizione ed è utile per favorire gli stati meditativi. Potete provare anche con lo zaffiro, la labradorite, la sugilite, la tormalina blu, il lapislazzuli e l’alessandrite.
Potete decidere di alternare queste pietre, fino a quando non trovate quella più adatta a voi. Ovviamente all’inizio potete studiarvele un po’ per vedere con quale partire, in base alle loro descrizioni capite se possono o meno fare a caso vostro.
Esercizi fisici per riequilibrare il sesto chakra
- Rilassatevi scuotete braccia e gambe, sedete sula pavimento con la schiena eretta e quindi effettuate per alcuni minuti la respirazione alternata (vedi chakra base).
- Assumete la posizione del quadrupede e alternate per sette volte i movimenti “groppa del cavallo/schiena del gatto”.
- Posizione fetale: partendo da seduti sui talloni, fate scendere lentamente il busto in avanti finché la fronte tocca il pavimento. Le braccia sono distese accanto al corpo con i palmi rivolti verso l’alto; respirate profondamente un po’ di volte concentrandovi sulla vostra fronte, poi risollevate lentamente il busto vertebra dopo vertebra fino a tornare con la schiena eretta. Ponete le mani sulla parte posteriore del collo per sorreggere delicatamente la testa aprite gli occhi e guardate in alto per qualche secondo. Ripetete l’esercizio per altre tre volte.
- Da seduti assumete la seguente posizione: le dita medie, distese, sono rivolte in avanti e si toccano così come le punte dei pollici che però sono rivolte verso il petto. Le altre dita saranno piegate e faranno combaciare successivamente le seconde falangi. Inspirate e pronunciate ripetutamente espirando il mantra “ksham” ripetendo l’esercizio sette volte.
- Armonizzazione meditativa: sdraiatevi in posizione supina, chiudete gli occhi e rilassatevi; posate il palmo della mano sinistra al centro della fronte e la destra sopra di essa (la posizione della mano dovrebbe seguire naturalmente la linea degli avambracci). Tenete le mani appoggiate delicatamente alla fronte per qualche minuto, quindi immaginate che una energia blu penetri dal vostro chakra e inondi il vostro corpo mentre espirate. Continuate così per 5 minuti almeno poi posate le mani lungo i fianchi palme a terra e rimanete così, rilassandovi ancora un po’.