Dal momento che il cibo di cui ci nutriamo diventa parte di noi e qualunque cosa venga consumata in forma di cibo, aria e acqua ha un effetto sottile sulla salute del nostro organismo, ne risulta che per avere un corpo sano e una mente calma ed equilibrata, abbiamo bisogno di cibo della stessa natura e di preparalo in modo da preservare tali proprietà.
Un’importante forza vitale da considerare è il prana di cui sono ricchi gli alimenti freschi e gli ortaggi coltivati con metodi naturali, mentre alimenti surgelati e inorganici oppure ortaggi coltivati artificialmente hanno una scarsa forza pranica. Inoltre, anche ai cibi sono applicate le tre qualità rajas, sattva, tamas. Il cibo sattvico è quello che non disturba l’equilibrio e l’armonia del corpo e della psiche e sviluppa forza, amore e felicità.
“I cibi che accrescono la lunghezza vitale, la forza fisica, la buona salute, la felicità e la piacevolezza, saporiti, teneri, nutrienti, gradevoli sono cari a quelli che partecipano del sattva” (B.G. XVII.8)
La scelta del cibo in base alla costituzione ayurvedica
Nell’universo tutto è correlato al punto che addirittura i sei sapori degli alimenti classificati nell’ayurveda:
dolce, salato, aspro, pungente, amaro, astringente,sono in stretta relazione con i cinque elementi:
terra, acqua, fuoco, aria, etere
e con i tre dosha:
vata, pitta, kapha.
- sapore dolce:
terra + acqua (zuccheri, amidi) - sapore salato:
acqua + fuoco (sale da tavola, alghe) - sapore aspro:
terra + fuoco (frutti acidi) - sapore pungente:
fuoco + aria (spezie) - sapore amaro:
aria + etere (erbe amare) - sapore astringente:
terra + aria (tè, melograno)
Poiché i sapori influenzano strettamente i dosha, il sapore di un cibo di cui tenere conto nella scelta di una dieta è un fattore determinante per l’alimentazione sana ed equilibrata anche se non si segue strettamente quella ayurvedica.
Vata (aria + acqua) è aggravato dai sapori che contengono l’elemento aria ossia i sapori amaro, pungente e astringente, mentre è alleviato da quelli che non contengono l’elemento aria o etere ossia i sapori salato, aspro e dolce.
Pitta (fuoco + acqua) è aggravato dai sapori che contengono l’elemento fuoco ossia i sapori aspro, pungente e salato, mentre è alleviato da quelli che non contengono l’elemento fuoco ossia i sapori amaro, astringente e dolce.
Kapha (terra + acqua) è aggravato dai sapori che contengono l’elemento terra ossia i sapori dolce e aspro e dal sapore salato per la sua tendenza a favorire l’aumento di peso e l’umidità, mentre è alleviato da quelli che non contengono l’elemento terra ossia i sapori pungente e amaro e dal sapore astringente grazie all’elemento aria.
Oltre al sapore, ogni erba o alimento ha altre caratteristiche precise. Possiede una sua potenza conosciuta come virya, un effetto post-digestivo detto vipaka.
L’ayurveda pone inoltre particolare attenzione al fuoco digestivo. Considerando quindi che tutti i cibi hanno specifiche qualità (sapore, potenza, effetto post-digestivo) che producono determinati effetti sull’organismo, l’ayurveda attribuisce un ruolo fondamentale all’alimentazione.
(tratto da: Ayurveda e alimentazione – rivista “Induismo nel mondo” – serie Sri Vidya n. 17)